UBUTA JINJA
Ogni 10 gennaio nella città di Kumano (Prefettura di Mie) si svolge all’Ubuta Jinja una cerimonia religiosa che ha un profondo legame con le origini mitologiche del Giappone e la cultura alimentare di questa cittadina, che prospera per l’abbondante pesca nelle temperate acque dell’oceano Pacifico. Secondo le fonti mitologiche Izanami no Mikoto, oltre ad essere la Dea creatrice delle isole del Giappone, partorì numerose Divinità, ma il parto del Dio del fuoco, Kagutsuchi, le fu fatale per le ustioni al ventre. Come narrato nel Nihon Shoki (Cranache del Giappone) questo episodio accadde a Kumano all’Ubuta Jinja (la stessa parola “ubuta 産田” significa “luogo di nascita”). Fin da tempi antichi, ogni 10 gennaio le madri di Kumano (e non solo) vengono in questo santuario shintoista, nascosto all’interno di un fitto bosco, per pregare Izanami, madre di tutte le Divinità, per un parto senza complicazioni e la robusta e forte crescita dei propri figli. Affinché questa preghiera possa avverarsi, in questo giorno è offerto ai bambini un pranzo di ringraziamento (houhan 奉飯): riso con zuppa di miso, sushi di sanma (luccio), pesce con peperoncino e un goccio di sake come buon augurio! Solitamente il sanma è servito senza spine, ma in quest’occasione sono lasciate come augurio che le ossa dei bambini possano irrobustirsi. Stando ancora ai racconti mitologici, Izanami nutriva i propri figli con il sanma per rafforzarli, e così l’Ubuta Jinja è anche considerato il “luogo di nascita” di una delle specialità culinarie di Kumano. Un profondo legame è quello tra la cultura alimentare locale e uno dei santuari shintoisti più antichi del Giappone.