QUEL RAMO DEL PO
Tra quel ramo del Po di Tolle e del Po di Gnocca…la Sacca di Scardovari. Seguendo il ritmo lento di una natura incontaminata, animata dallo scorrere delle acque e da un silenzio loquace, arriviamo in questa zona remota della laguna. Fiume e mare uniscono la forza, modellando e creando il territorio, dove si deposita ciò che gelosamente ha trasportato il Delta. Tra alti papaveri si apre il vasto specchio d’acqua, dove sospese si delineano le cavàne dei pescatori con i trespoli per la coltivazione delle cozze (DOP) su cui volteggiano i rauchi canti degli uccelli marini. Una produzione d’eccellenza, insieme a quella delle ostriche rosa (la perla del Delta), fatta da pescatori eredi di memorie e tradizioni antiche. In questo spazio surreale e magico, che si svela temporalmente lontano da ciò che ci circonda, la necessità ingegnò famiglie ad attrezzarsi per la pesca d’acqua dolce, perché mai avevano preso il mare aperto, l’Adriatico.