DAL FONDO DEL MARE
Tra storia e leggenda riecheggia dal fondo del mare di Punta Campanella, a Massa Lubrense, il suono di una campana.
È credenza che qui il 14 febbraio, giorno sacro a Sant'Antonino, si odono i rintocchi di una campana, che partono dal fondo del mare, e tanto più vibrati si avvertono, quanto più agitate sono le onde.
La leggenda si intreccia con una delle notti più violente vissute dalla popolazione di Sorrento e di Massa Lubrense, afflitte dalle frequenti scorribande dei tremendi saraceni. Era il 13 giugno 1558 quando gli invasori turchi sbarcarono affamati di ricchezza e sangue nella quiete notturna e ridussero in schiavitù la popolazione locale, dopo aver depredato e razziato i territori. Non sazi trafugarono, tra le altre, anche la campana della chiesa di Sant’Antonio. La nave pirata che la trasportava giunta in prossimità di Punta Campanella fu bloccata da una forza misteriosa. Nel tentativo di procedere e di raggiungere il resto della flotta che si allontanava, i predoni cominciarono ad alleggerire l’imbarcazione buttando in mare parte del loro bottino e con esso la campana di Sant’Antonino. All’improvviso si levò un fortissimo vento che permise al vascello pirata di raggiungere in pochi attimi le altre navi. Da quel giorno si racconta che ogni 14 febbraio, giorno della festa del Santo Patrono di Sorrento, Sant' Antonino, nei pressi di Punta Campanella rintocchi ancora la distesa campana sul fondo del mare.