NICOLA
Nel verace borgo di pescatori di Marina di Puolo, dove il pesce lo si pesca e lo si mangia, il Vesuvio si adagia in tutta la sua maestosità tra i riflessi azzurri e verdi del mare. Qui, antichi mestieri sono tramandati nei secoli e contengono la memoria del suo popolo. Il signor Nicola, un pozzo di saggezza marinaresca, con la semplicità e la modestia di quelle cose che sono vere e basta, seduto sulla sedia ripara con tutta calma le reti da pesca. Al sole sono adagiate, come dei ricami ad uncinetto, sulla sua piccola barca, che solcherà lenta le acque del Golfo di Napoli.
Il suo viso è solcato dal sole cocente e dallo scorrere inesorabile del tempo, ma le sue mani sono ancora abili e veloci, come quelle di Penelope. In attesa che passi il brutto tempo, Nicola sa che “il mare una volta lanciato il suo incantesimo, ti terrà sempre nella sua aura di meraviglia” (Jacques Cousteau).



